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LE AFFISSIONI

LE AFFISSIONI

Arte e marketing si fondono

Inutile dirlo: il manifesto è la prima forma concreta e consapevole di advertising. Quando l’arte figurativa è diventata illustrazione, ha rotto definitivamente la barriera che la separava dal grande pubblico: l’arte esce dal museo e si mostra al mondo, per una fruizione più libera e, perché no, più spontanea.

E’ a questo punto che le città hanno cominciato a riempirsi di stampe di manifesti pubblicitari, piene di colori, immagini e slogan accattivanti. Con il raggiungimento della grande diffusione, il manifesto ha mostrato il suo grandissimo potere comunicativo.

Quelle immagini colorate, legate alla vita quotidiana o capaci di far sognare mondi migliori, comunicavano un preciso messaggio e stabilivano un contatto psicologico diretto con lo spettatore.

Così, dopo averne approfondito l’importante potere persuasivo, il manifesto è diventato a pieno titolo uno degli strumenti più importanti nel marketing dei secoli passati. Ancora oggi, nonostante lo spostamento verso il digitale, il manifesto pubblicitario continua ad essere una fetta all’interno di strategie multicanale di marketing per grandi e piccoli brand.

01. VISIBILITA'

Uno dei principali vantaggi del poster è la sua visibilità. In effetti, i manifesti contribuiscono ad attirare l’attenzione del grande pubblico. Ecco perché i professionisti apprezzano questo tipo di display.

02. FORMATI

La scelta del supporto è un criterio importante per l’affissione pubblicitaria. Dal piccolo al grande formato, è quindi possibile scegliere quello più adatto alla campagna di comunicazione.

03. INDOOR e OUTDOOR

Un altro criterio importante: il poster può essere esposto sia all’interno che all’esterno. Questo rende il mezzo ideale per tutte le campagne di comunicazione, creando manifesti su misura in base al loro utilizzo.

I diversi utilizzi della cartellonistica

Il manifesto pubblicitario

La stampa di manifesti per affissione è ideale per ottenere visibilità da ogni distanza e in qualsiasi ambiente. La grande disponibilità di formati, infatti, rende l’affissione una soluzione indicata per ambienti interni ed esterni, per luoghi di ritrovo, spazi pubblici o strade a grande scorrimento. Nei formati più piccoli, i manifesti possono essere affissi anche in luoghi chiusi, per la promozione di eventi, proiezioni, concerti, o per comunicazioni di servizio.

Nei formati più grandi, i manifesti affissi sono perfettamente visibili anche in caso di posizionamento ad altezze elevate. In questo caso, tra l’altro, l’affissione dei manifesti è semplificata grazie alla pannellizzazione: la stampa su più fasce con overlap per facilitare l’accoppiamento e il posizionamento del manifesto, garantendo una perfetta resa del risultato finale.

Tra gli esempi di utilizzo vi sono la stampa per affissione di manifesti elettorali, manifesti pubblicitari e promozionali, comunicazione e promozione di nuove aperture o di offerte in periodo di Saldi, Black Friday e altri eventi promozionali, o ancora stampa di manifesti per concerti e festival, per la promozione di film e spettacoli teatrali così come istituzionali, per affermare la corporate identity di un’azienda o per sponsorizzare nuovi prodotti e servizi.

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Stampare manifesti pubblicitari per le tue campagne di affissione a Bari e in Puglia da oggi non è più un problema. Qualità di stampa, controllo dei costi e tempi di consegna rapidi e sicuri non saranno più un fattore di ansia se affiderai le tue stampe a noi.

Il nostro servizio di prestampa prevede controlli specifici sui file inviati per evitare problemi in fase di stampa e brutte sorprese al ricevimento del prodotto o peggio ancora in fase di affissione.

La stampa dei manifesti per affissione rispetta anche l’ambiente grazie all’utilizzo di inchiostri waterbased totalmente privi di componenti tossici e all’utilizzo di carta blue back con propreità antispappolo e frutto di un processo di recupero totale della cellulosa con certificazione ambientale.

Ordinare manifesti è molto semplice, basta selezionare la dimensione corretta del prodotto da stampare, inserire le copie dello stesso soggetto nel campo quantità e scegliere il giorno di consegna preferito. Se hai bisogno di stampare più soggetti o diversi formati di stampa puoi inserire tutti i prodotti che vuoi e gestire tutto con un unico ordine.

Su questa pagina trovi tutti i grandi formati standard generalmente utilizzati nella campagne di affissione esterna: manifesti 70×100100×140140×200200×140300×140300×200400×300600×300 (manifesto 6×3), ma puoi scegliere senza problemi qualsiasi altra misura nel caso avessi bisogno di stampare un formato personalizzato.

La maggior parte dei problemi si può identificare nella non corretta preparazione dei file esecutivi. La bassa risoluzione delle immagini o profili di colore errati possono generare una stampa di bassa qualità ed una errata corrispondenza cromatica, mentre dimensioni e proporzioni non adeguate possono causare artefatti sgradevoli. Con l’agenzia di comunicazione Amato Matarrese ADV potrai realizzare su Bari e in Puglia il tuo manifesto pubblicitario, con una grafica accattivante e pronto a colpire nel segno il giusto target.

Per ogni manifesto sono presenti diverse opzioni di formato e relativa pannellizzazione (suddivisione dell’immagine in più fogli con zona di sormonto tra di loro), per soddisfare al massimo i requisiti di tutte le concessionarie di pubblicità; La nostra agenzia verificherà per te tutte queste informazioni prima di procedere con la stampa.

 

Le città europee hanno già riqualificato da tempo la loro cartellonistica urbana, sostituendo i vecchi tabelloni per l’attacchinaggio con gli innovativi impianti pubblicitari mono e bifacciali per affissioni retroilluminate che migliorano il decoro urbano.

Ora anche in Italia si comincia a capire che è meglio dotare le nostre città con eleganti strutture pubblicitarie che qualifichino l’arredo urbano. In questo modo simigliora anche l’efficacia della comunicazione pubblicitaria grazie ai manifesti luminosi e rotanti che si possono installare nelle aree più frequentate del centro città e zone trafficate, mentre nelle altre zone della città si collocano delle affissioni statiche in impianti che offrono lo stesso elegante design.

Le diverse linee di poster multirotanti sono all’avanguardia con una produzione di qualità con formati da 2mq e gli impianti 3×2, 4×3 e anche 6×3 statici o rotanti, per una grande versatilità di impiego nelle affissioni e nella pubblicità luminosa outdoor, ora anche con alimentazione solare integrata.

Il sistema rotante MultiPoster moltiplica la redditiività e la visibilità delle affissioni pubblicitarie, il cui movimento rotativo cattura lo sguardo dei passanti. L’elegante design in alluminio verniciato a polvere valorizza la vostra pubblicità. L’illuminazione con neon o con luci led ad alta densità per metro quadrato servirà a dare uniforme copertura ai manifesti pubblicitari.

Nel cassonetto luminoso bifacciale ruotano fino a 8 manifesti pubblicitari, quattro per ogni lato. Una pratica zip plastica permette l’aggancio e la rapida sostituzione quindicinale dei poster stampati su carta per dare una marcia in più alle affissioni pubblicitarie luminose.

Innovativo sistema di cambio poster protetto per il facile inserimento dei grandi poster di affissione, che si sostituiscono senza aprire lo sportellone dell’impianto di pubblicità scorrevole e luminoso. Un ottimo sistema che semplifcia il lavoro, soprattutto in caso di vento.

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FOGGIA

Pubblicità su manifesto Foggia

Manifesto pubblicitario Foggia

Circuito affissione Foggia

Spazio pubblicitario Foggia

Manifesto 6×3 Foggia

Cartellonistica Foggia

Pubblicità esterni Foggia

Poster grande formato Foggia

Manifesto 70×100 Foggia

Concessionaria pubblicitaria Foggia

Campagna pubblicitaria Foggia

Cartellone pubblicitario Foggia

BRINDISI

Pubblicità su manifesto Brindisi

Manifesto pubblicitario Brindisi

Circuito affissione Brindisi

Spazio pubblicitario Brindisi

Manifesto 6×3 Brindisi

Cartellonistica Brindisi

Pubblicità esterni Brindisi

Poster grande formato Brindisi

Manifesto 70×100 Brindisi

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TARANTO

Pubblicità su manifesto Taranto

Manifesto pubblicitario Taranto

Circuito affissione Taranto

Spazio pubblicitario Taranto

Manifesto 6×3 Taranto

Cartellonistica Taranto

Pubblicità esterni Taranto

Poster grande formato Taranto

Manifesto 70×100 Taranto

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BAT

Pubblicità su manifesto Barletta, Andria, Trani

Manifesto pubblicitario Barletta, Andria, Trani

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Cartellonistica Barletta, Andria, Trani

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LECCE

Pubblicità su manifesto Lecce

Manifesto pubblicitario Lecce

Circuito affissione Lecce

Spazio pubblicitario Lecce

Manifesto 6×3 Lecce

Cartellonistica Lecce

Pubblicità esterni Lecce

Poster grande formato Lecce

Manifesto 70×100 Lecce

Concessionaria pubblicitaria Lecce

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Cartellone pubblicitario Lecce

PUGLIA

Pubblicità su manifesto Puglia

Manifesto pubblicitario Puglia

Circuito affissione Puglia

Spazio pubblicitario Puglia

Manifesto 6×3 Puglia

Cartellonistica Puglia

Pubblicità esterni Puglia

Poster grande formato Puglia

Manifesto 70×100 Puglia

Concessionaria pubblicitaria Puglia

Campagna pubblicitaria Puglia

Cartellone pubblicitario Puglia

Pubblicità manifesti e cartelloni a Bari, in Puglia

Circuito affissioni cartellonistica e manifesti pubblicitari

LE ORIGINI DEL MANIFESTO PUBBLICITARIO

Uno dei padri del manifesto pubblicitario è Jules Chéret: entrato nel mondo della stampa a 13 anni come apprendista, nel corso della sua vita arrivò a stampare migliaia di affiches per teatri, locali notturni e sale da concerto, ottenendo risultati incredibili nell’impiego della litografia a colori. Fu il primo a dare maggiore importanza alla parte figurativa rispetto ai testi, ribaltando i canoni estetici dell’epoca. Nelle sue locandine Chéret amava ritrarre delle figure femminili: le cosiddette Chérettes furono le prime “modelle pubblicitarie” della storia. In Italia, dopo il primo poster pubblicato da Rossetti per l’opera lirica “Faust” di Gounod del 1863, nel 1889 il pittore e pubblicitario tedesco Adolf Hohenstein creò una locandina a colori per l’opera lirica “Edgar” di Giacomo Puccini. Fu l’inizio di una fruttuosa collaborazione con l’editore musicale Giulio Ricordi, che gli affidò la direzione artistica delle Officine Grafiche Ricordi.

Il cartellonismo italiano deve moltissimo a questa casa editrice, che coinvolse diversi artisti nella ricerca di un nuovo linguaggio grafico e verbale per l’ideazione di cartelloni murali, annunci e pubblicazioni sulle sue riviste, cartoline postali da collezione e libretti d’opera. Particolarmente proficua fu la collaborazione ventennale con i fratelli Mele, che nel 1889 fondarono a Napoli uno dei primi esempi di grandi magazzini in Italia. Artisti del calibro di Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Leonetto Cappiello e Aleardo Terzi realizzarono una serie di manifesti in stile pittorico in cui venivano ritratte persone in abiti raffinati e situazioni mondane, pensati per attirare l’attenzione della media borghesia sull’ampia gamma di vestiti confezionati a prezzi contenuti.

Il più innovativo tra tutti i cartellonisti italiani fu Leonetto Cappiello, illustratore e caricaturista livornese che abbandonò le convenzioni estetiche mutuate da Chéret e dall’Art Nuveau a favore di uno stile ispirato all’espressionismo e ai Favues. Nei suoi manifesti compaiono spesso personaggi di fantasia come folletti, pierrot e amazzoni, enfatizzati dall’impiego di colori vivaci su sfondi scuri. Per la prima volta, le immagini rappresentate nell’affiche non sono direttamente connesse con il prodotto reclamizzato, ma lo rappresentano attraverso figure simboliche altamente riconoscibili. Un altro tratto caratteristico del suo stile è il punto di vista ribassato, che enfatizza la forza espressiva delle immagini rappresentate.

La grafica pubblicitaria italiana dei primi anni del Novecento trasse ispirazione dai nuovi canoni estetici del Futurismo, che esaltavano la modernità attraverso l’uso di colori forti e caratteri tipografici vistosi. Uno degli artisti italiani che seppe applicare meglio i principi dell’arte futurista alla produzione pubblicitaria fu Fortunato Depero, a cui dobbiamo l’ideazione di splendidi manifesti per le più importanti aziende italiane dell’epoca: Campari, Sanpellegrino, Cicli Bianchi e Strega Alberti Beneventi. Depero rivoluzionò lo stile del cartellone pubblicitario utilizzando i caratteri tipografici come veri e propri elementi grafici da abbinare alle immagini, insieme alle linee forti e alle forme geometriche tipiche dell’arte cubista. Lo stile di Depero continua a influenzare designer e artisti moderni alle prese con la creazione di illustrazioni pubblicitarie di vario genere.

Anni 50-70: il manifesto pubblicitario accoglie un nuovo linguaggio
Dopo l’utilizzo della locandina a scopi politici e propagandistici durante la seconda guerra mondiale, negli anni ‘50 il manifesto pubblicitario torna a completo servizio del commercio e dei nuovi prodotti comparsi sul mercato, dalla carne in scatola ai televisori. Ed è proprio la nascita della RAI (Radiotelevisione Italiana) a determinare la formulazione di un nuovo linguaggio pubblicitario: le réclame della trasmissione televisiva Carosello presentano i prodotti con un tono frizzante e ironico, attraverso brevi sketch comici interpretati da famosi attori italiani. Ideatore dei più celebri filmati pubblicitari di questa trasmissione, il grafico Armando Testa è anche l’autore dei manifesti più iconici dell’epoca. Le sue campagne introducono slogan e personaggi indimenticabili, dall’ippopotamo Pippo per Lines a Caballero e Carmencita per il caffè Paulista. Tra le sue affiches più celebri, c’è quella che mostra un elefante dal muso di pneumatico disegnata per Pirelli, abbinato al claim “Atlante. Il Gigante che farà molta strada”, o il manifesto per l’aperitivo Punt e Mes, con una sfera e una mezza sfera sospese a rappresentare il nome stesso del brand, un “punto e mezzo”.

Dagli anni ‘80 ad oggi: il manifesto pubblicitario moderno Con la chiusura del Carosello nel 1977 e la nascita della televisione a colori, la cartellonistica pubblicitaria continua a supportare le réclame televisive allargando il loro raggio d’effetto. Padre di quello che è stato chiamato “shockvertising” (pubblicità scioccante), il fotografo e pubblicitario Oliviero Toscani firma alcuni dei manifesti più memorabili degli anni ‘80 e ‘90. Il suo stile anticonformista, provocatorio e dissacrante ha contribuito a diffondere in tutto il mondo il nome del marchio di abbigliamento Benetton, attraverso campagne che toccano tematiche sociali di vario genere. Oliviero Toscani è il primo pubblicitario italiano a trattare i consumatori come persone dotate di giudizio e senso etico, proponendo non tanto un prodotto quanto il dovere di riflettere sui problemi più urgenti della nostra società.

E oggi, nell’era di Internet e dei social media, il manifesto pubblicitario è ancora importante? L’affissione e in generale la pubblicità out-of-home (i cartelloni all’aperto, in luoghi pubblici o applicati ai mezzi di trasporto) hanno ancora un ruolo primario nell’advertising e anzi, secondo i dati pubblicati dalla società di analisi Zenith, sono in crescita rispetto agli anni precedenti. Insomma, a livello mondiale il settore dell’advertising out-of-home è quello che sta crescendo di più, se si esclude la pubblicità sul Web. In Italia le cose vanno un po’ diversamente: secondo una recente ricerca di Nielsen, mentre nel 2018 gli investimenti sull’advertising outdoor sono calati del 10% rispetto all’anno precedente, la spesa per le pubblicità transit (ovvero quelle che appaiono sui mezzi di trasporto come tram, treni o metropolitane, o negli aeroporti) è cresciuta del 9% circa dal 2017.

Se il mondo della pubblicità su grande formato è, per motivi di budget, riservato alle grandi aziende, la locandina e il poster pubblicitario di formato più piccolo sono strumenti alla portata di tutte le imprese e organizzazioni, e restano un mezzo estremamente efficace per diffondere un messaggio a più persone possibile a un costo contenuto rispetto ad altri media digitali o cartacei.

Ma torniamo dove tutto ha avuto inizio, nell’Europa della Rivoluzione Industriale.

Breve storia del manifesto pubblicitario: uno degli aspetti profondamente cambiati con la Rivoluzione Industriale fu proprio la comunicazione. Le città iniziarono a popolarsi di operai che lavoravano in fabbrica e vivevano in sobborghi a loro dedicati.

Si crearono i quartieri, le zone industriali e iniziò a svilupparsi un concetto moderno di città. Così, in questi nuovi centri, iniziano a diffondersi esigenze di comunicazione di massa: i manifesti rappresentano, allora, un ottimo strumento per raggiungere tutta la popolazione in modo veloce.

Il grande salto, però, si verificherà solo alla fine dell’Ottocento. Siamo a Parigi e la società è in pieno fermento: movimenti culturali, cambiamenti sociali, crescita economica. Tutti questi aspetti, combinati insieme, sono il cocktail perfetto per un’esplosione artistica e creativa.

Litografie, illustrazioni, stampe di manifesti: una vera e propria moda sta esplodendo nel centro Europa ricco e in continua crescita.

I primi manifesti, ancora legati al concetto più tradizionale di arte, erano dipinti a mano e rispecchiavano le correnti artistiche del periodo. Dei veri e propri oggetti di artigianato.

Inizia il Novecento e le immagini affisse raccontano la società del tempo: piacere, benessere e divertimento.

In questi decenni, il manifesto si afferma e conquista un suo spazio destinato a rimanere, pur con grandi cambiamenti, fino ai giorni nostri.

Molti sono gli artisti che, nei decenni, si sono lasciati affascinare dalla tipografia, dall’illustrazione e dal marketing.

Jules Chéret: Se esiste un padre del manifesto pubblicitario moderno, è sicuramente Jules Chèret. Grande artista e uno dei primi pubblicitari della storia, Chéret fu il primo a comprendere l’importanza dell’immagine rispetto al testo: si può comunicare anche con le immagini e il messaggio tocca delle corde che la parola da sola non riesce a raggiungere.

Henri de Toulouse-Lautrec: Artista fin troppo noto; nelle sue litografie si possono ritrovare tutti gli elementi della stampa tipografica moderna. Realizzava manifesti e brochure con delle illustrazioni molto dinamiche, accattivanti e ricche di contrasti cromatici.

Fu uno dei primi artisti a realizzare delle creazioni già destinate alla pubblicità e al marketing, colmando uno spazio culturale prima molto più ampio.

Aleardo Terzi: Per l’Italia vale la pena di ricordare Aleardo Terzi, un grande pittore noto anche per le sue illustrazioni a scopo pubblicitario. Nei suoi manifesti più famosi, si possono trovare diversi animali che svolgono azioni quotidiane tipiche dell’uomo.

Queste illustrazioni seguono un progetto teorico molto simile al concetto moderno di tipografia per il marketing.

La storia del marketing legato alla cartellonistica e ai manifesti passa anche per le due grandi guerre del Novecento. In questi difficili anni, infatti, i manifesti e le affissioni si fanno strumento di propaganda.

Per svolgere al meglio questo compito, alle immagini molto evocative si aggiungono gli slogan, dei motti destinati ad entrare nella mente dei passanti- spettatori- consumatori.

La parola torna ad essere centrale nei manifesti, legandosi sempre all’immagine per un messaggio univoco e molto diretto. Importante, in questo senso, la scelta del carattere tipografico, del font più adatto per ogni genere di messaggio.

Esempi celebri di manifesti legati a questo periodo sono la pubblicità del Campari, con i soldati in trincea, e la campagna di reclutamento americana dello zio Sam.

Gli anni passano, le guerre finiscono e la comunicazione torna a raccontare periodi più felici, dove l’economia comincia a crescere ed il consumatore ricomincia a sognare.

Oggi la comunicazione pubblicitaria è molto cambiata: ogni strategia di marketing utilizza diversi canali e non può più prescindere dal digitale. La tipografia tradizionale, però, per i cataloghi, le brochure, i flyer ed i manifesti continua ad essere una parte fondamentale di ogni piano marketing.

Le città continuano a essere tappezzate di manifesti e cartelloni che le riempiono di colori, di volta in volta, differenti. Ancora oggi, guardando l’immensa creatività sprigionata da quelle pubblicità, appare chiaro come ogni manifesto conservi ancora una forte parte artistica accanto al messaggio puramente pubblicitario.

Il manifesto rimane, insomma, ancora il più eminente punto di contatto tra l’arte e la grafica pubblicitaria.